Normativa CBD in Italia: questa la posizione dello Stato italiano in merito al cannabidiolo

Normativa in Italia in merito al cannabidiolo

Normativa CBD

Il tema ‘cannabis’ è per certi versi ancora confuso e nebuloso, ma una cosa è certa: il CBD è legale in Italia e può essere acquistato liberamente nei negozi e negli e-commerce come Justbob, il miglior CBD shop italiano del settore.

Purtroppo però, la situazione non è così semplice, infatti sono ancora tante le persone che nutrono dei dubbi circa la legalità della cannabis light, e questo è dovuto a una lacuna normativa che avrebbe bisogno di essere colmata.

Ragion per cui, nell’articolo di oggi vedremo di fare luce sulla situazione, volgendo lo sguardo a quelle che sono le principali normative di riferimento sul cannabidiolo o CBD.

Cannabidiolo in Italia: questa la situazione oggi, nel 2023

Il cannabidiolo è sicuro: lo afferma la Corte di Giustizia Europea

Prima di esaminare il quadro giuridico italiano, occorre fare un passo indietro.

Infatti, nell’anno del Covid-19 ci fu una sentenza degna di nota che avrebbe cambiato il futuro della cannabis. Stiamo parlando della dichiarazione della Corte di Giustizia Europea (CGUE) secondo cui gli Stati membri dell’Unione Europea non possono più impedire la circolazione di prodotti al CBD su suolo europeo.

 Il motivo?

Perché il CBD non è presente nell’elenco dei narcotici, il che lo rende sicuro per la salute dell’uomo.

Ma come si è giunti a questa sentenza?

Un anno prima, in Francia, due imprenditori erano stati accusati di aver venduto dei prodotti da svapo a base di CBD. È stato dunque indetto un procedimento penale perché, secondo quanto disciplinato dalla legge transalpina “soltanto le fibre e i semi della canapa possono essere utilizzati a fini commerciali”.

Se la situazione si fosse conclusa così, i due ex amministratori avrebbero scontato rispettivamente la pena di quindici e diciotto mesi in carcere, nonché pagare una sanzione pari a 10.000 euro. Ma come abbiamo detto, la questione è diventata di competenza del massimo organo di giustizia dell’Unione Europea, per capire se i fiori di CBD potessero effettivamente provocare dipendenza in chi li consumava.

Dopo un attento esame alle varie normative di riferimento, inclusi i trattati delle Nazioni Unite sul controllo delle sostanze stupefacenti, sono giunti alla conclusione che il CBD non è pericoloso e che quindi può essere venduto liberamente sul suolo europeo.

Questo, indubbiamente, ha avuto un impatto anche in Italia, dando un’ulteriore conferma del fatto che il CBD può essere acquistato legalmente presso negozi fisici e online autorizzati.

Questa la posizione del nostro governo rispetto al cannabidiolo

Abbiamo detto che, nonostante il CBD possa essere acquistato in Italia, ci sono ancora tanti dubbi che le persone vorrebbero essere chiarite.

Di fatto, il governo italiano non ha sempre considerato il CBD una sostanza sicura.

Basti pensare che mentre l’OMS lo riconosceva come sicuro – correva l’anno 2018 – il Ministero della Salute chiedeva di classificarlo all’interno della Tabella dei Medicinali capaci di scaturire uno stato di dipendenza nell’ottobre del 2020.

Fortunatamente però, questo decreto ebbe vita breve, ovvero poco meno di un mese.

Quindi, ad oggi, se consultiamo il Testo Unico degli Stupefacenti (D.P.R. 309/90) non troveremo il cannabidiolo, in quanto considerato non nocivo per l’uomo. Oggi infatti, questo prodotto può essere acquistato sotto forma di cristalli, olio e addirittura cosmetico, purché rientri nel Regolamento (CE) n. 1223/2009 sui prodotti cosmetici.

Ecco alcune delle proprietà del cannabidiolo che ancora tante persone ignorano

Tante persone guardano il CBD ancora con sospetto, perché viene spesso e volentieri confuso con il THC, la controparte psicoattiva.

Infatti, mentre quest’ultimo è capace di provocare dipendenza in chi lo assume in grandi quantità, il CBD non è uno psicotropo, e quindi non provoca alcuna dipendenza. Anzi, il cannabidiolo è rinomato per i suoi numerosi potenziali benefici al livello medico.

Stando ai tanti studi condotti, il CBD avrebbe proprietà analgesiche, contribuendo a ridurre il dolore cronico nei pazienti.

Ma non è tutto, secondo quanto riportato sulla rivista Neurotherapeutics, il CBD rappresenterebbe una terapia promettente per curare i disturbi di ansia.

In un articolo del New York Times invece è stato riportato che il CBD – in combinazione con il tetraidrocannabidiolo – potrebbe contribuire a trattare insonnia e incubi.

Infine, pare che il CBD potrebbe addirittura essere in grado di aiutare i pazienti affetti dal morbo di Parkinson e da Alzheimer, anche se è bene precisare che gli studi sono ancora in una fase iniziale.

Conclusioni

In questo articolo abbiamo cercato di mettere più luce sulla questione legata alla legalità del cannabidiolo nel Belpaese. Per questo motivo, abbiamo volto lo sguardo alla sentenza della CGUE del 2020, secondo la quale questo cannabinoide è incapace di indurre uno stato di dipendenza e, perciò, può autorizzarne la vendita tra gli Stati membri.

Successivamente, abbiamo citato alcuni dei potenziali benefici del CBD per la medicina, sebbene gli studi siano ancora in corso. Al momento però, sappiamo di poter acquistare i prodotti contenenti CBD per scopo ricreativo nei vari negozi autorizzati come Justbob, il portale italiano di punta del mercato e del quale si sta facendo un gran parlare.